PENSARE DIVINO, un blog che ruota intorno al mondo del vino, partendo dalla vite, passando per l' uva e arrivando al bicchiere in tavola.
Gli articoli vengo presi da lezioni/ricerche universitarie, esperienze personali ed info dal web.
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martedì 26 luglio 2011

grandine

Oggi finalmente la giornata ci ha portato un tempo caldo e soleggiato, ma fino a ieri qui per 4 giorni ha piovuto e grandinato, tra venerdì e sabato sono caduti circa 120 mm di acqua, per chi non lo sapesse sono 120 l di acqua a metro quadro (MOLTA, ANZI TROPPA).
Durante la notte, con il calare della temperature, le gocce sono diventate sempre più pesanti fino a diventare ghiaccio --> grandine, fortunatemente nella mia zona è stato colpito solo il 5-10% degli appezzamenti e per fortuna a chiazze; ma in comuni limitrofi la grandine ha provocato danni dell' 80-90% lasciando sulla vite qualche chicco d' uva, i tralci e poco più, sembrava di essere nella zona dell' ice-wine in vendemmia, peccato che qui è luglio....

Oggi chiaramente si è verificata a necessità di entrare in vigna e effettuare immediatamente un trattamento.  La scelta dei prodotti da adoperare non è stata certo facile questo perchè, essendo vicini alla vendemmia, usare prodotti con tempi di carenza ecessivi fa accrescere il rischio di ritrovarseli nel vino, (soprattutto il rame è molto pericoloso per i vitigni aromatici ).
Purtroppo il rame è uno dei pochi prodotti efficaci per la sterilizzazione di ferite da grandine, quindi la scelta fatta è stata quella di  trattare solo le aree particolarmente colpite e con prodotti non molto forti in modo da evitare al massimo problemi.

mercoledì 13 luglio 2011

ultimi arrivi

Oggi alle 9:30 di questa mattina ci è stato consegnato il nuovo trincia anteriore dell' AEDES 180cm di taglio, doppio rotore e trasmissione centrale ad ingranaggi.

La particolarità di questo attrezzo è il fatto di non aver la classica trasmissione a cinghia laterale, che occupa molto spazio 15-20cm, alza il profilo della carcassa e accupando spazio l' ingombro dela trincia è maggiore della larghezza di taglio.

Con il sistema a doppio rotore, sì il peso dell' attrezzo aumenta come la lunghezza, ma la larghezza di taglio è maggiore, il profilo è più basso e poi noi lavorando con la macchina scavallante pellenc, che schiaccia l' erba al centro della fila, non restano righe di erba non tagliata (i 2 rotori si incrociano al centro passando 2 volte sullo stesso punto)

Per oggi ho lavorato 3 ore col nuovo arrivo, e sono soddisfatto, sopratutto del risulatato ottenuto nei vignali in grave, dove ci sono molti sassi, tutto il lavoro è stato eseguito a velovità comprese tra 6,1 e 7,3 km/h ed erba alta 1 metro, lasciata apposta per la prova.

giovedì 7 luglio 2011

Azienda agricola FINATO MARTINARI

di recente insieme ad alcuni compagni dell' ANGA giovani di Udine siamo andati a Verona a vedere un recentissimo impianto di biogas proprietà dell' azienda agricola Finato Martinati.

L' azienda è nata come produttrice di tabacco, attualemnte sono i secondi in Italia come produzione e prima lavorazione di questa pianta, l' area dedicata alla coltura è di 300 ettari, tutti quanti irrigabili, infatti il tabacco risente molto delle carenza di acqua e deve essere coltivato su terreni sciolti, inquato risente di tessiture molto compatte come l' argilla, sono presenti anche 42 forni di essicazione per le foglie.

Altro campo in cui quest' azienda è all' avanguardia riguarda i 180 bovini da latte allevati nelle stalle, tutte vacche che vengono tenute e tratate come principesse, munte 3 volte la giorno, vivono in locali dove viene nebulizzata acqua per mantenere la loro temperature corpore bassa.
La cosa davvero unica è che queste vacche vengono fecondate artificialemnte con spermatozoi selezionati, in modo che le nascite risultino essere 93% femmine 7% maschi, i quali vengono venduti, l' azienda non necessita di tori da monta. Unico problema di questa tecnica (se ne parlava durante la visita) è l' alta condivisione di spezzoni di DNA tra tutte le vacche, in fenni con questo metodo non c'è molta biodiversità, ma si sta lavorando per ovviare al problema.

Sopra ai tetti delle stalle sono stati applicati dei pannelli solari che soddisfano una buona parte del fabisogno elettrico aziendale (cista 600KW)
Di recente negli ultimi 15 mesi ha preso vita il nuovo impianto di biogas da 14000 KW che funziona con la digestione di silomais e liquami. In un mese di funzionamento (24 ore su 24) sono stati prodotti circa 70 MW, l' impianto richiede quotidianamento 31 tonnellate di isilato che vengono prodotti nei restanti campi dell' azienda.

Le impressioni sono state davvero buone, e conoscere il sig. Finato è stata un esperienza molto stimolante, trasmessaci a  noi dalla sua giovinezza e presenza attiva in azienda, è un modello d' impresa che tutti gli agricoltori dovrebbero prendere in considerazione, nei limiti delle propre possibilità e volontà.

martedì 5 luglio 2011

oggi

oggi è stata una giornata di lavoro durante la quale, nel mattino abbiamo eseguito lavori di campagna, cimatura con la nuova cimatrice ad U rovescia della ERO, mentre gli operai hanno pensato a tagliare i pali di legno troppo alti per un lavoro livellato della cimatura.

Nel pomeriggio abbiamo riorganizzato il magazzino atrezzature, stoccando i cartoni per l' imballo delle bottiglie, inoltre abbiamo tirato fuori la defogliatrice, prossima all' uso, e abbiamo montato il braccio decespugliatore che domani utilizzerò per tagliare le scarpate nelle vigne.

in questo momento è arrivata la tanto desiderata pioggia, che si faceva attendere dalla ormai assetate viti ed alberi da frutta.

sabato 2 luglio 2011

finalmente / manifestazione ERSA

dopo quasi 2 settimane di silenzio sono riuscito a ritagliarmi un momento per scrivere un paio di articoli,

ieri, primo Luglio io con mio padre e un nostro amico siamo andati alla manifestazione dell' ERSA in una azienda vicino a codroipo, si trattava di una prova in campo di vari macchinari da vigneto.

Apperna arrivati nel pomeriggio sono cominciate le prove degli atomizzatori, 5 in tutto 3 sei quali a recupero di cui il maggior reppresentante era un bertone, e 2 nebulizzatori di cui uno era un KWH (ultimo della fila) con un nuovo sistema di nebulizzazione.

All' inizio di ogni prova di ogni singolo mezzo, l' addetto la illustrava declinandone le caratteristice e poi il collaudatore faceva un giro di del filare (il solito tran-tran delle prove in campo).

Le mie personali impressioni a riguardo dei primi 4 nebulizzatori sono state davvero scarse, ok che ho dei pregiudizi a riguardo dei sistemi a recupero però obiettivamente hanno fatto una scarsa figura, dimostrandosi goffi per una lavoro in collina e poco efficaci sulla bagnatura fogliare.

parlando con alcuni signori, ho scoperto che uno (proprietario di una vivaio) 2 anni fa aveva acquistato uno dei primi atomizzatori a recupero, ed ora dopo svariate problematiche ha deciso di cambiare sistema. Faccio un breve elenco di ciò che lui contestava:

1- scarsa velocità di esecusione
2- ingombri ecessivi
3- macchina complicata e delicata
4 il sistema di recuper aspirando il trattamento che passa la parete fogliare aspira anche insetti e foglie, intasando i filtri che ogni 2 ore si è costretti a smontare e lavare
5- tutto il risparmio di inquinamento in lavorazione si recuper al momento del lavaggio, in quanto avendo molte parti esposte al trattamento risultano essere ostiche da lavare, ed il trattamento dilavato durante il lavaggio è molto
6- il costo (anche se ora esiste il contibuto dello stato)

7- QUESTO E' UN MIO PENSIERO PERSONALE, gli atomizzatori a recupero sono solo una moda paseggere, che in 2 anni andrà scemando

ora arriviamo all' ultimo della lista il KWH, è stato presentato un nuovo sistema di nebulizzazione, che tramite 2 colenne orientabili permette di variare la penetrazione dell' aria (e abbattere le derive oltre la parete fogliare) un sistema che permette di variare la grandezza delle gocce dal 30 al 70 % di una goccia normale che in media ha una dimensione di 110 micron, ma la cosa cncor più bella è il sistema elettrostatico, che con una scarica elettrica trasferisce alla goccia di trattamento nebulizzata una carica elettromagnetica contraria a quella fogliare favorendo un' adesione uniforme del prodotto, infine ultime caratteristiche sono il salvagoccia che impedisce perdite di prodotta dai deflettori, e la sorprendente natura di tutti i nebulizzatori martignani KWH, lavorano a basso colume, 80-100 litri ettaro!! con velocità di avvanzamento notevoli 5-7 km/h, in azienda raggiungiamo dosi di 200 l/ha perchè la velocità di avvanzamento è di 8-10 km/h e vogliamo essere sicuri della copertura.

Il reparto trattamenti è finito!

altra macchina che ho testato, è stato un tagliaerba di fattura canadese, il quale era una macchina capace di un angolo di sterzata pari a 0 e una velocità di lavoro fino a 18 km/h anche con erba altra, la prova mi ha soddisfatto molto, infatti appena salito sulla macchina mi sono trovato a mio agio e dopo pochissimo tempo (di ambientazione) l' ho spinta subito al massimo, guidando solo con una mano,
la renditività di questo tagliaerba è spaventosa, 2 ettari ora, superando del doppio il lavoro di un trattore, unica pecca che ho trovato personalemte è che non era dotata di cabina ed io essendo allergoco alle graminacee, un lavoro quatidiano è un suicidio.