PENSARE DIVINO, un blog che ruota intorno al mondo del vino, partendo dalla vite, passando per l' uva e arrivando al bicchiere in tavola.
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martedì 25 settembre 2012

Centralina per il controllo delle malattie in vigna

Da una richiesta esplicita posto il sito dell' azienda a cui ci siamo appoggiati per la centralina che usiamo per il controllo delle malattie in vigna

giovedì 13 settembre 2012

Azoto liquido in vendemmia/enologia

posto un video fresco fresco, il montaggio non è gran che ma il contenuto è quello che mi interessava, ho ripreso parte del procedimento di raffreddamento che uso in azienda, per testimoniare l' elevata efficacia e tempestività dell' azoto liquido come refrigerante.




domenica 2 settembre 2012

Il colore dal Pinot Grigio, una chimera

I tre principali colori della buccia dell'uva sono il blu scuro (spesso denominato rosso o nero), il rosso (colore poco frequente in V. vinifera, più frequente in viti americane del gruppo delle labrusche o in viti asiatiche) e il giallo (comunemente denominato 'bianco')



Secondo gli studi basati su analisi di segregazione di incroci controllati e su rilievi fenotipici, i tre colori sono sotto il controllo di due geni ad azione epistatica, secondo Barritt e Einset (1969) J Amer Soc Hort Sci 94: 87-89.
Sono stati fatti i seguenti incroci, sando differenti parentali, e si sono ottenute le seguenti classi fenotipiche







Il gene R controlla il colore rosso (i genotipi RR ed Rr hanno buccia rossa, mentre i genotipi rr sono recessivi per il colore rosso). Il gene N controlla il colore nero (i genotipi NN ed Nn hanno buccia nera, mentre i genotipi nn sono recessivi per il colore nero). Le uve a buccia gialla sono omozigoti recessive per entrambi i geni (rrnn). Il colore nero è epistatico su quello rosso.


Le chimere in botanica sono singoli organismi composti da due tipi di tessuto differenti dal punto di vista genetico. In genere nelle piante ambedue i tipi di tessuto derivano dallo stesso zigote e la differenza è dovuta a mutazioni che avvengono nei tessuti meristematici (una zona di crescita e divisione) e che si replicano per nomale mitosi creando così delle parti della pianta con costituzione genetica differente.

I tessuti di una pianta vengono prodotti in strati distinti ed alcune delle chimere più comuni sono il risultato di una mutazione in uno di questi strati. In genere ci sono tre strati chiamati  L1, L 2 ed L 3. Lo strato L1 forma l'epidermide, lo strato L 2 forma la corteccia, parte dei tessuti vascolari e della lamina fogliare, lo strato L 3 forma parte dei tessuti interni, come il midollo ed anche la radice. I tessuti riproduttivi si originano dallo strato L 2. Questo significa che se la mutazione è presente nello strato L1, non sarà passato alla progenie, dato che il polline viene prodotto dallo strato L 2.




Pinot Nero: eterozigote per il gene VvmybA1, con allele non-funzionale VvmyA1a e allele funzionale VvmybA1c, nel quale il retrotrasposone Gret1 è stato totalmente exciso.

Pinot Bianco: eterozigote per il gene VvmybA1. allele non-funzinale VvmybA1a e allele VvmybA1b ed una delezione della regione del DNA dell' allele funzionale VvmybA1c.

Pinot Grigio: il suo colore è il risultato di una mutazione somatica al locus che ne determina il colore, chiamata CHIMARA PERICLINALE, lo strato di cellule L2 contribuisce per il 75% nel controllo del colore, mentre lo strato L1 contribuisce per il 25% al colore